IL COLLUTORIO:PREVENZIONE DENTALE O PLACEBO?
Una celebre pubblicità definiva un collutorio , come
“ …bomba per la tua igiene orale!”
attribuendogli ruolo importante nel mantenimento e difesa della bocca e denti dalle malattie.
Sarà vero?
I collutori sono probabilmente la forma più semplice di agenti antiplacca.La formulazione base è una miscela di acqua e alcol alla quale vengono aggiunti aromi (es:olii essenziali) ed altri componenti solo per accrescere le proprietà cosmetiche.
Un principio farmacologicamente attivo veicolato da un collutorio può aumentare notevolmente le potenzialità delle procedure meccaniche di igiene orale domiciliare(ossia dello spazzolamento) per il controllo della formazione di placca e dello sviluppo della malattia parodontale,così , infatti,dicono alcune pubblicazioni considerate scientifiche.
Dalla definizione si deduce una prima distinzione dei collutori in cosmetici e medicali e in base ai principi attivi per alcuni di essi si può parlare anche di “acqua dentifricia”.
I collutori presentano composizione chimica di base articolata con: solventi,conservanti astringenti,coloranti,aromatizzanti,dolcificanti,detergenti,uno o più principi attivi.
Dal punto di vista farmacologico e in base agli effetti del principio attivo,si suddividono in:
- ANTISETTICI
Che disinfettano e in qualche modo,talvolta,quasi sterilizzano la bocca
- ANTICARIE (acqua dentifricia)
Che proteggono dall’insorgenza o la progressione della carie
- ANTITARTARO
Che rallentano la formazione del tartaro
- ANTINFIAMMATORI
Che diminuiscono gli effetti delle infiammazioni gengivali
- ANTIVIRALI
Usati per alcune manifestazioni virali nella bocca.
Nonostante i forti interessi commerciali delle industrie farmaceutiche e i continui riferimenti fatti alle diverse associazioni di dentisti,il professionista attribuisce normalmente,nella sua pratica quotidiana,importanza modesta al collutorio per lo più utilizzato preliminarmente ad interventi, per diminuire i rischi connessi di infezioni secondarie e per abbassare la carica batterica oppure viene consigliato dopo interventi di chirurgia orale per un tempo determinato come profilassi da eventuali complicazioni.In questo caso vanno bene gli antisettici e il principio attivo da me preferito è la CLOREXIDINA GLUCONATO alla concentrazione dello 0,2 %.
L’uso di collutori è inoltre consigliato in presenza di:
- infezioni virali come l’herpes o la stomatite oppure nella sindrome della bocca che brucia dove si prescrivono degli antinfiammatori (preferisco la BENZIDAMINA CLORIDRATO)
- edentulia compensata da protesi mobili dove viene indicata l’acqua dentifricia per le gengive
- alitosi dove un disinfettante e rinfrescante può stroncare la colonizzazione microbica solforosa modificando l’alito ed evitando”crisi coniugali”.
L’uso va sconsigliato:
- ai bambini per pericoli di ingestione
- per tempi lunghi (gli antisettici soprattutto) perché l’azzeramento della flora batterica della bocca favorisce l’insorgenza di infezioni opportunistiche(es:candida).
Il collutorio è un prodotto da banco e non richiede di norma la ricetta specialistica.
Questo ,però,non esclude effetti collaterali di cui tener conto come variazioni di color dentale,alterazioni del gusto,erosioni della mucosa,alterazione degli equilibri microbiologici e seguente possibile insorgenza di infezioni opportunistiche,etc,etc.
Personalmente,non prescrivo mai collutori antiplacca in pazienti dentalmente sani e manualmente normali perché desidero lo spazzolamento corretto dei denti attribuendo azione principale alla meccanica e secondaria come coadiuvante ad una pasta dentifricia mirata.
Solo dopo questo…forse…e solo in situazioni definite e limitate nel tempo…il collutorio.
Dr. Giuseppe Sbardella – Odontoiatra