L’ASCESSO PARODONTALE – COME EMERGENZA ODONTOIATRICA
La malattia parodontale è sicuramente problema di salute mondiale.Infatti colpisce la maggior parte della popolazione adulta a partire dai 35-40 anni di età .
Se la parodontite è una patologia cronica dei tessuti di sostegno del dente,ossia legamento,osso alveolare, gengiva,cemento radicolare, caratterizzata da una infiammazione gengivale,formazione di tasche parodontali,mobilità dentaria,riassorbimento osseo alveolare,sanguinamento gengivale, con perdita,negli stadi più avanzati della malattia,degli elementi dentari, è purtroppo,spesso frequente,il caso di ricorso al dentista per un pronto soccorso quando la malattia assume forma acuta come nell’ ascesso parodontale configurandosi come emergenza.
L’ascesso parodontale si definisce come lesione caratterizzata da distruzione dei tessuti parodontali con produzione di pus all’interno di una tasca associata a segni clinici di infiammazione ampia ed evidente come edema,gonfiore,dolore,talvolta linfadenopatia e febbre.
L’ascesso parodontale provoca circa il 15 % delle emergenze odontoiatriche.
La causa deve essere ricercata nella flora polimicrobica presente nelle lesioni dei siti parodontali acuti.
L’ascesso parodontale può essere manifestazione acuta di parodontite e ciò può avvenire per esacerbazione di una parodontite non trattata,per una parodontite ricorrente refrattaria ad ogni azione di contrasto,o durante una terapia di mantenimento.
In questi casi la formazione ascessuale potrebbe iniziare nelle tasche gengivali profonde per concomitante presenza di flora batterica virulenta e riduzione delle difese immunitarie rendendosi visibile con un gonfiore oppure provocando una fistola.
Tuttavia l’ascesso parodontale può presentarsi anche a carico di denti non interessati da parodontite.
La causa è da ricercarsi nella presenza di corpi estranei,da riassorbimenti interni,fratture dentali,perforazioni endodontiche che drenano dal legamento parodontale.
La sintomatologia è caratterizzata da segni locali quali gonfiore gengivale,arrossamento,mobilità dentale di vario grado,estrusione del dente coinvolto,suppurazione,drenaggio attraverso il legamento.Talvolta ai sintomi locali,in pazienti anziani,defedati oppure in casi molto aggressivi, sono associati segni sistemici quali linfadenopatia satellite,febbre,leucocitosi.
Dall’esame radiografico si evidenzia spesso riassorbimento osseo di grado diverso e spesso lo slargamento dello spazio parodontale.
Al fine di definire un appropriato protocollo terapeutico è fondamentale una corretta diagnosi differenziale con altre lesioni simili quali l’ascesso endodontico,l’ascesso endoparodontale acuto,cronico e la frattura radicolare.
Va sottolineato che le patologie sopra elencate che hanno manifestazioni simili all’ascesso parodontale sono però diverse nella sostanza e nella terapia.
La terapia si fonda su un trattamento parodontale,endodontico e spesso farmacologico. L’ascesso parodontale ha un percorso terapeutico ormai standardizzato con drenaggio,curettaggio,levigatura e valutazione prognosi dente dopo risoluzione fase acuta.
Sulla terapia farmacologica ci sono controversie e discordanza scientifica.
Nel caso di un ascesso endoparodontale il clinico valuta con attenzione le tappe terapeutiche perché esse sono diverse per la forma acuta o cronica.Nella forma acuta si attua terapia canalare.In quella cronica si inizia con la terapia endodontica seguita da una successiva terapia parodontale.
Dott.Giuseppe Sbardella