LA PULPITE
Esiste un vecchio adagio sintetizzato da un teorico del 700 il quale affermò , che ogni medico ha la sua malattia preferita.
Ebbene la malattia regina del dentista si chiama PULPITE.
Era ,nel passato temutissima e lo è ancora perché la manifestazione sintomatica principe di essa è il dolor di denti,un dolore spesso inconsolabile al punto tale che gran parte degli antidolorifici non ne scalfiscono l’intensità,che fa passare le notti insonni, che spinge ad autoestrarsi il dente come immaginato nel film CAST AWAY con Tom Hanks ,che spinge a lenire il dolore talvolta con i superalcolici.
La sintomatologia pulpitica trova traccia addirittura nei vangeli come metafora del dolore e della disperazione dell’empio nell’aldila.
Tempo fa ,in Mesopotamia gli archeologi trovarono delle tavolette in cuneiforme databili nel 1750 a.c. circa che narravano del mal di denti delle cause e della terapia.Il sacerdote imponeva le mani,pronunciava lo scongiuro contro il demone del verme dentale e poi procedeva all’atto chirurgico che consisteva nell’estrazione…a quel tempo molto molto cruenta.
Anche nella storia cristiana abbiamo uomini sacri associati alla medicina del dente e alla pulpite come il monaco eremita S.Domenico ricordato a Cocullo (Aq.) in Abruzzo.
La pulpite è una infiammazione irreversibile della polpa dentaria(parte molle ed interna del dente)
che si evidenzia clinicamente dalla presenza di un dolore spontaneo ingigantito dagli stimoli caldi.
Il dolore,dopo un minimo di latenza raggiunge livelli elevati rimanendo a quelle intensità anche avendo rimosso la causa talvolta per alcune ore.Si tratta di un dolore spontaneo ,forte, diffuso,acuto,riferito ad territorio anatomico che non permette l’identificazione del dente responsabile al paziente perché esso è irradiato.Il dolore può insorgere anche in seguito alla semplice assunzione della posizione supina.E’ quindi spesso un dolore notturno.
L’odontoiatra deve fare la giusta diagnosi circa l’origine del dolore.
Se la diagnosi di pulpite può essere facile,individuare il dente responsabile può essere talvolta molto difficile e può richiedere del tempo.
La terapia è la rimozione della polpa dentaria ossia la cura canalare.
Dr. Giuseppe Sbardella