LE LESIONI PRECANCEROSE
Chiunque ha fatto l’esperienza di una ferita o di una ulcerazione traumatica nella bocca.
La masticazione di una guancia,della lingua,del labbro, sono eventi sempre possibili. Esistono movimenti muscolari anomali di natura nervosa e ansiogena dei muscoli masticatori in grado di provocare traumatismi cronici sulle mucose con ferite che tardano a guarire provocando luoghi di infiammazione cronica,di potenziali infezioni,di probabile evoluzione cellulare maligna come scrissi in un mio precedente articolo sui tumori.
Queste ed altre situazioni cliniche,in quanto precedenti nel tempo o preliminari ai tumori del cavo orale,sono dette LESIONI PRECANCEROSE
Anche se, non è dimostrato con certezza che tutti i carcinomi orali siano preceduti da lesioni precancerose,alterazioni morfologiche della mucosa orale possono,con il passar del tempo,rappresentare zone di trasformazione in lesioni maligne,differenziandosi così rispetto a quanto può avvenire in zone limitrofe di tessuto sano.
Le lesioni precancerose più tipiche sono le:
LEUCOPLACHIE-ERITROPLACHIE-ERITROLEUCOPLACHIE. Rientra tra queste anche il LICHEN PLANUS ORALE.
Le Leucoplachie sono le lesioni precancerose più frequenti, con una prevalenza oscillante tra lo 0,2 ed il 5%, con una predilezione per il sesso maschile e l’età superiore ai 40 anni.
Le sedi più colpite sono la mucosa retro commessurale,la mucosa alveolare e interno guancia.
I dati sulla trasformazione maligna sono abbastanza variabili,con oscillazioni tra lo 0% ed il 38%.
Essa si identifica in placche bianche o bianche e rosse ed ha forma omogenea e non.
La Leucoplachia omogenea è lesione solo bianca nel cui contesto non si trovano aree rosse o comunque infiammate;questa variante ha scarsa tendenza alla trasformazione maligna.
Quella non omogenea è lesione”mista” bianca e rossa,nel cui contesto si ritrovano piccoli noduli biancastri o placche bianche che poggiano su aree di mucosa eritematosa,dunque infiammata, atrofica o erosa.
Tale variante è pericolosa a causa della sua spiccata tendenza ad una trasformazione maligna.
La maggior parte delle leucoplachie è asintomatica ed è quindi difficile stabilirne l’epoca di insorgenza. Nella cavità orale possono riscontrarsi praticamente ovunque.La sede ha però grande importanza ,come dimostra l’elevato grado di trasformazioni maligne delle leucoplachie del pavimento orale e della lingua. Non è l’aspetto clinico che ci permette diagnosi differenziale nelle leucoplachie perché lesioni analoghe possono presentare quadri istologici molto diversi.
L’iter diagnostico della leucoplachia come anche della eritroplachia è la determinazione di chiare e sfavorevoli tendenze cellulari maligne al riscontro anatomo-patologico.
Le Eritroplachie sono macchie di colore rosso vivo da margini talora netti talvolta sfumati.La sintomatologia è nulla.
Sotto il profilo anatomo patologico si tratta di lesione con aspetti di gravità rilevanti ed è considerata limite tra precancerosi grave e carcinoma in fase iniziale.
La diagnosi differenziale è spesso difficile perché molte malattie della mucosa orale si presentano di colore rosso vivo,come ad esempio,atrofie, candidosi ed altro.
La eritroplachia può essere isolata ma spesso si associa a macchie o placche bianche (ERITROLEUCOPLACHIA).La diagnosi è sempre clinica ed istologica.
Il LICHEN PLANUS ORALE è malattia infiammatoria cronica ad andamento ciclico che colpisce pelle e mucosa buccale. Può manifestarsi isolatamente sulle mucose orali anche in assenza di lesioni cutanee.
L’etiologia è sconosciuta,la patogenesi è immunitaria.Alla sua origine vi sarebbero modificazioni dell’assetto cellulare indotta da virus-farmaci-sostanze chimiche in condizione di particolare predisposizione genetica.
La diagnosi di Lichen orale non è sempre agevole perché esistono,anche per essa, diverse malattie con aspetti clinici simili e nella sua forma rossa(atrofico-erosiva)si può scambiare con la eritroplachia.
La diagnosi delle precancerosi si articola sul sospetto clinico e sulla conferma istologica dell’analisi anatomo patologica.
Lo studio dentistico di periferia svolge azione di sorveglianza, di profilassi,di prima diagnosi,di primo intervento con ausilio di farmaci,di rimozione di cause traumatiche e nella correzione di parafunzioni.Talvolta è necessario far emergere”lo stressore”…talvolta procede anche a chirurgia bioptica incisionale od escissionale.
Nel concludere si sottolinea l’importanza di una buona e accurata visita e di una raccolta di dati anamnestici dettagliata…ricordando che essa è atto medico a tutti gli effetti e non può essere considerata azione di marketing pubblicitario come da più parti si sente.
Dott.Giuseppe Sbardella